In questi giorni sospesi, dove spesso ci sentiamo come Bill Murray in “Ricomincio da Capo” o Antonio Albanese in “È Già Ieri” (se non hai mai visto questi film, direi che è il momento giusto per farlo), due cose stanno diventando sempre più evidenti: la nostra costante ricerca di intrattenimento, e la nostra incapacità di annoiarci.
Siamo regolarmente inondati da articoli e post che ci stimolano al fare, a trovare modi sempre nuovi di riempire il nostro tempo, con liste fantasiose presentate in elenchi con le 10, le 20, le 50 cose più importanti da realizzare in quarantena.
Così le nostre giornate passano tra una distrazione e l’altra: a volte ci facciamo assorbire dal lavoro, a volte rimaniamo incantati davanti ai nostri smartphone, altre volte terminiamo una stagione intera dell’ultima serie uscita su Netflix… tutte attività rivolte allo scacciare il nemico più temuto dopo il virus stesso: la noia!
E se cambiassimo punto di vista e iniziassimo a fare amicizia con questo aspetto della vita?
Forse è arrivato il momento di riscoprire il valore della noia, di un tempo non dedicato all’utile e al fare, ma di un tempo dedicato all’essere.
Imparare ad annoiarci vuol dire diventare consapevoli di uno spazio di infinite possibilità, dove possono sorgere nuove idee, e un nuovo modo di vivere basato su un sentire profondo e intimo, e non sulla distrazione del momento.
Questo permette di riportare equilibrio nella propria vita e di agire con maggiore forza interiore, autostima e presenza. Secondo la psicologia contemporanea, infatti, l’annoiato ha la possibilità di recuperare il senso del suo agire.
Non sto dicendo di smetterla di godere di passatemi e distrazioni, anche questi aspetti fanno parte della nostra esperienza e vanno vissuti in modo completo e consapevole.
Il mio è un invito a riconoscere la possibilità di integrare ogni sfaccettatura della nostra vita in totale apertura e attenzione, senza la necessità di rifiutare ciò che ci fa paura o che reputiamo sgradevole.
Basta cambiare punto di vista ed iniziare ad osservare la propria esperienza con occhi nuovi e curiosi.
Secondo Heather Lench, una psicologa della Texas University, la noia ci spinge proprio a tirar fuori la nostra curiosità e può essere considerata un bene prezioso che ci guida a cercare nuove opportunità.
Ti invito ad accogliere momenti di noia nella tua giornata, in cui non fare assolutamente nulla, e dove coltivare una semplice presenza aperta e rilassata. Potresti accorgerti che c’è sempre qualcosa da scoprire e di cui meravigliarsi!